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Informazioni Utili

Cosa fare quando in caso di lutto?


Vi invitiamo a contattarci subito ai nostri recapiti per ricevere la prima assistenza e tutte le informazioni per affrontare la situazione nell'immediato e i momenti successivi, affidandovi a dei professionisti del settore.
Di seguito riportiamo alcune informazioni utili alle domande più frequenti.

Per qualsiasi dubbio siamo a disposizione 24 su 24.

Prime cose da fare in caso di morte di un familiare

Il lutto di un familiare è un evento che non prevede solo intuibili conseguenze sotto il profilo emotivo: già nei minuti successivi al decesso di un congiunto occorrerà infatti porre in essere alcuni comportamenti utili per rispettare i principali adempimenti previsti dalla legge.

Come si richiede il certificato di morte

Il certificato di morte è il documento nel quale il Comune attesta che un cittadino è deceduto in un determinato giorno e luogo.
Il certificato di morte può essere rilasciato su richiesta dell’interessato:
- dal Comune dove è avvenuto il decesso, se diverso da quello di residenza;
- dal Comune di residenza, se il decesso è avvenuto nel territorio di competenza o se, pur essendo avvenuto in altro territorio, il decesso è stato trascritto sui registri di stato civile.

Se il decesso avviene in luogo pubblico

Se il decesso avviene per strada o luoghi pubblici la prima cosa che si deve fare è comunque chiamare il 118 nella speranza che i sanitari del pronto soccorso possano ancora fare qualcosa.

Cosa fare in caso di decesso per coronavirus (COVID-19)

Questo è uno dei capitoli più dolorosi dei provvedimenti che il governo ha cercato di porre in essere per poter arginare efficacemente i contagi da COVID-19.
Le regole che sono state introdotte nel nostro Paese sono molto stringenti e, anche se indispensabili, contribuiscono a generare nuove sofferenze e nuovo dolore ai cari che sono già messi a dura prova per la perdita di un loro congiunto o di un parente in casa di corona virus COVID-19.
Il decreto stabilisce che al cimitero si possa celebrare solo un breve rito della sepoltura, come previsto dal rituale per le esequie, ma senza celebrazione della messa. Durante questo rito, i presenti dovranno rispettare la distanza di almeno un metro l’uno dall’altro, come imposto dalla normativa. Nessuna possibilità di corteo funebre a piedi, sia dalla casa che verso il cimitero per i casi di decesso per coronavirus COVID-19. Per le persone che volessero ricordare il proprio caro con una messa esequiale, c’è dunque la sola opportunità di “recuperarla” al termine dell’emergenza sanitaria.
In tale drammatico ambito, è evidente che il lavoro dell'Agenzia Funebri è cambiato radicalmente. Il funerale ai tempi del coronavirus è ben lontano da qualsiasi tipo di cerimonia e di rito celebrato in tempi “ordinari”, considerato che il personale dell’agenzia funebre non potrà che adottare particolari cautele per salvaguardare la salute dei presenti e quella degli stessi addetti.
Dunque, al dramma di un funerale, e di un funerale in forma ristretta, si aggiunge anche il disagio di doversi interfacciare con personale dotato di protezioni di massima sicurezza, come tute, occhiali, maschere, camici e altro ancora. Evidentemente, a proposito di sicurezza, dopo ogni procedura di sepoltura tutte le macchine e i dispositivi sono interamente sanificati, così come sono oggetto di frequente disinfezione anche gli uffici e i magazzini di competenza dell’agenzia funebre, queste le principali misure di sicurezza per il coronavirus COVID-19.
Infine, il decreto ha finito con il vietare sostanzialmente anche le veglie funebri in casa, considerato che non sono possibili assembramenti di persone. Non potrà entrare nessuno nel domicilio del defunto, e potranno stare nella stanza con il de cuius solamente una o due persone per volta, evitando contatti di ogni tipo, e rimanendo nell’ambiente il meno possibile.
Le stesse regole valgono anche in obitorio: le visite sono consentite solamente per i parenti più stretti, e sempre limitando la presenza a uno o due persone per volta per evitare il contagio da coronavirus COVID-19.

Se il decesso avviene all’estero

Ci sono delle norme specifiche che regolano il trasporto di una salma, anche sul territorio nazionale, da un comune all’altro, il trasporto deve essere autorizzato dal Sindaco dopo il benestare delle autorità sanitarie. Se la morte di una persona cara avviene in un paese estero ci si deve rivolgere all’Ambasciata Italiana o al Consolato Generale, si deve comunicare l’avvenuto decesso del cittadino italiano e chiedere il Nulla Osta al Rimpatrio della salma. La morte di un cittadino italiano avvenuta all’estero deve essere trascritta in Italia.
Documenti necessari:
- atto di morte in originale emesso dall’Ufficio di Stato Civile competente, debitamente legalizzato e tradotto
- documentazione comprovante la cittadinanza del defunto se non iscritto nello schedario consolare.
In alternativa si potrà presentare l’atto, debitamente legalizzato e tradotto, direttamente al Comune italiano di appartenenza (vedi art. 12, comma 11, DPR 396/2000).
Gli atti rilasciati dai Paesi che hanno aderito alla Convenzione di Vienna dell’8 settembre 1976, che prevede il rilascio di un modulo plurilingue, sono esenti da legalizzazione e da traduzione. Si segnala che la Convenzione di Vienna non può essere attualmente applicata per la Grecia che, sebbene Paese firmatario, non ha ancora provveduto alla relativa ratifica.

Tipi di sepoltura

Nell’organizzazione del funerale, è da stabilire la forma di sepoltura del congiunto, suddivisa essenzialmente nelle tre tipologie seguenti:

Inumazione

Per inumazione si intende la sepoltura del feretro in terra (campo comune), previo scavo fossa in aree ben definite del cimitero comunale secondo un ordine cadenzato deciso dal Comune. Viene generalmente concessa esclusivamente ai nativi e/o residenti in vita (o abbia avuto residenza precedente) nel comune. Il periodo di inumazione varia da comune a comune. Allo scadere del periodo si procede all’esumazione dei resti mortali che vengono raccolti in cassetta ossario e tumulati in cimitero secondo specifiche dei parenti; in caso di incompleta decomposizione invece si può procedere ad una nuova inumazione in terra e poi ritentare l’operazione, oppure procedere subito alla cremazione dei resti mortali con destinazione delle ceneri scelta dai famigliari.

Tumulazione

Per tumulazione si intende la deposizione in struttura muraria definita come loculo oppure tomba di famiglia. Il periodo di tumulazione varia da comune a comune prima di poter procedere all’estumulazione (riduzione dei resti mortali). Allo scadere della concessione i resti mortali sono raccolti in cassetta ossario e tumulati nuovamente, mentre in caso di resti indecomposti il “vecchio” feretro viene confezionato in nuovo cassone zincato e tumulato ancora, oppure si attiva la cremazione dei resti mortali stabilendone poi la destinazione finale.

Creamazione

La nostra agenzia si occupa da molti anni di servizi di cremazione su tutto il territorio. La collocazione delle ceneri del defunto deve avvenire all’interno di apposite urne cinerarie selezionabili dal cliente secondo i propri desideri. Svariate essenze lignee in diverse colorazioni, ceramiche, fusioni metalliche, urne personalizzate ad hoc, urne ecocompatilibli utilizzabili per la dispersione delle ceneri in natura secondo il desiderio della persona scomparsa.

Come funziona la cremazione

Il processo di cremazione del defunto avviene attraverso forni molto potenti, che raggiungono la temperatura di 900-1000 gradi centigradi con l’arroventamento delle pareti per mezzo di resistenze elettriche o bruciatori a gas, oppure per fiamma diretta.
La salma adagiata nella bara entra nella camera preriscaldata scorrendo su dei binari e lì viene sigillata dietro una porta meccanica.
Il corpo viene ridotto in frammenti e poi raccolto in un vassoio e lasciato raffreddare per qualche tempo.
Infine si arriva al momento della polverizzazione dove i frammenti di ossa secche vengono ulteriormente trasformati in sabbia fine di consistenza omogenea.
Le ceneri di cremazione sono di solito di consistenza pastosa di colore bianco. I resti sono trasferiti in una urna di cremazione e consegnati al parente del defunto per essere conservati in casa, al cimitero, dispersi o elaborati affinché il ricordo diventi un diamante.